Antoine Beauvilliers (1754 – 1817) esordì come cuoco di successo fondando a Parigi, nel 1782 in rue de Richelieu, il primo vero ristorante della capitale francese, la “Grande Taverna de Londres”. Alla vigilia della Rivoluzione, incoraggiato dal successo del primo, aprì un secondo ristorante, che portava il suo nome, nella galleria di Valois del Palais Royal.
Come notò disse Brillat Savarin ”Beauvilliers per primo aprì un locale elegante, dei camerieri ben vestiti, una cantina accuratamente riformata ed una cucina d’eccellente qualità”. La fama di Beauvilliers durò a lungo, a parte la parentesi del periodo del Terrore, fino al 1825 quando, dopo la sua morte, i locali chiusero. Nominato “Chef de cuisine” dal Conte di Provenza, Beauvilliers amava ricevere i suoi clienti con la spada al fianco, in uniforme di “Ufficier de bouche de riserve”.
Nei suoi menù spiccavano pietanze assai rinomate come il Fricandò agli spinaci, la Choucroute e l’Anatra alle rape, ma anche piatti che lo sarebbero diventati quali lo Sformato al latte di capra, il Pasticcio caldo di beccaccia e le Animelle di agnello allaDauphine.
Nel 1814 Antoine Beauvilliers pubblicò un ponderoso trattato gastronomico dal titolo “L’Art de Cuisiners”.