“La monaca” di Simonetta Agnello Horbny (Feltrinelli) è un romanzo ambientato nella Messina del 1839. E’ il 15 agosto e in casa del maresciallo Peppino Padellani di Opiri, fervono i preparativi per la festa dell’Assunzione della Vergine.
La protagonista è Agata, sesta figlia femmina di una nobile famiglia napoletana trasferita a Messina per volontà del re Federico II di Borbone.
Secondo la definizione che ne dà la stessa autrice, Agata è una “monaca eretica”. Dalla rigida educazione e con la testa piena di sogni la ragazza nel corso di tutto il romanzo – tranne che nelle ultime righe dove tutto si sistema per il meglio – sembra sempre in bilico tra la vocazione religiosa e il desiderio di vivere una vita laica e sessualmente appagante con il bel capitano inglese James Garson.
L’ambientazione storica è splendida, la vicenda narrata, complicata e ricca di accadimenti e colpi di scena, rischia di annoiare un po’. Se non vi sarà piaciuto, consolatevi con una ricca porzione di sfincione.