Una locusta al giorno leva la fame di torno

In futuro mangeremo insetti?  L’idea di cibarsi di insetti non è del tutto irragionevole. Qualche tempo fa un gruppo di ricercatori canadesi dell’Università McGill di Montreal,  grazie a un finanziamento da un milione di dollari messo a disposizione dal premio Hult 2013,  ha lanciato l’idea di raccogliere le cavallette che vivono nelle zone agricole di Messico, Thailandia e Kenya e di trasformarle in farina (il progetto è denominato Flour Power).

Del resto, secondo uno studio della Fao condotto in collaborazione con l’Università di Wageningen nei Paesi Bassi (Edible insects Future prospects for food and feed security, 2013),  nel mondo sono già oltre 1.900 le specie di insetti di cui si cibano gli esseri umani. A livello globale i più consumati sono: coleotteri (31 per cento); bruchi (18), api, vespe e formiche (14); cavallette, locuste e grilli (13).

L’argomento introduce uno splendido romanzo di Josè Saramago (o è il romanzo che introduce l’argomento?). Si tratta di “Il Vangelo secondo Gesu’ Cristo” (Feltrinelli, traduzione di Rita Desti).

Nel romanzo di Saramago, per la ricorrenza della Pèsach (la Pasqua ebraica che ricorda l’esodo e la liberazione del popolo israelita dall’Egitto) un vicino di casa invita alla propria mensa la famiglia del giovane Giuseppe il falegname. La tavola è imbandita con cibi rituali, matzot (pane azzimo) erbe amare e, a sorpresa, frittelle di farina di locuste, per onorare la memoria dei patriarchi che guidarono il popolo ebraico nel deserto.

Lo scrittore portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998, attinge all’Antico e al Nuovo Testamento per rielaborare, secondo una prospettiva tutta terrena, la vita di Gesù Cristo dalla nascita, preannunciata da un angelo-demone ma avvenuta a seguito di un normale rapporto carnale tra Maria e Giuseppe, fino alla morte atroce sulla croce con l’amara affermazione «Uomini, perdonatelo, perché non sa quello che ha fatto».

Il riferimento è al Padre che nel romanzo appare come un dio atavico assetato di sangue e di gloria, inquietante e spietato, che riesce persino a sconvolgere il Demonio, presente durante il dialogo insensato che si svolge sul lago Tiberiade tra il Padre e il Figlio.

Pubblicato nel 1991, il romanzo, per l’ottica dissacrante e sovversiva con cui umanizza la figura di Gesù, scandalizza la Chiesa che accusa lo scrittore di blasfemia e rispolvera i toni da antica inquisizione anche all’uscita del romanzo “Caino”, infierendo persino, assai poco caritativamente, sulla memoria dello scrittore dopo la sua morte, avvenuta nel 2010.

Il Gesù di Saramago è una figura dolorosamente umana. Anticonformista e ribelle, consapevole della propria discendenza da un dio infantile e grottesco, capriccioso come una divinità greca, cerca inutilmente di sottrarsi al gioco crudele che il Padre divino ordisce ai danni di un’umanità non redenta, malgrado il supremo sacrificio sulla croce, e destinata invece a una serie interminabile di sofferenze, atrocità e martiri in nome di quella stessa croce. E’ un libro complesso, dunque, e di sconvolgente bellezza.

Davvero volete la ricetta di frittelle di locuste?

Se desiderate provarci dovete lavare gli insetti più volte e asciugarli, prima di macinarli, in modo tale da raggiungere la consistenza del germe di grano.

Una volta ricavata la farina, questa può essere lavorata per fare pane, pasta, tortillas o anche frittelle (se volete servirle per la Pasqua ebraica non dovete, ovviamente, fare lievitare l’impasto). Buon appetito!

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