Ancora un elogio della frugalità: frittata alle erbe.
Andrea Vitali
Gli ingredienti per una gustosa frittatina alle erbe? Un pollaio ben fornito e un orto sotto casa. E’ con questi elementi che Birce, contadinotta dalle insospettate ed inquietanti doti di medium e concrete idee gastronomiche, arrangia un pasto. Con buona soddisfazione di tutti.
“La ruga del cretino” di Andrea Vitali e Massimo Picozzi; Garzanti editore.
La trama
Ingredienti: un famoso criminologo (nientemeno che Cesare Lombroso), una medium, una giovane contadina dalle sconcertanti abitudini, un giornalista impiccione e testardo, un serial killer con il pallino della matematica.
Il tutto mischiato con i suggestivi paesaggi del lago più bello del mondo (così The Uffington Post definisce il lago di Como).
Con questi ingredienti Andrea Vitale prepara, questa volta con l’ausilio di Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo di fama [1], un altro romanzo esilarante e pittoresco.
I personaggi si muovono tra i muscosi sassi di Bellano, Bellaggio, Como e Lecco di fine ottocento, a bordo di lenti e sbuffanti treni o fascinosi battelli lacustri.
La vicenda si dipana intorno alla misteriosa uccisione di donne sole (tra le quali una soave suorina). Ma mentre polizia e carabinieri arrancano alla ricerca del colpevole e il Lombroso imbastisce personalissime indagini ricorrendo alla sua nascente scienza di antropologia criminale, sarà proprio Birce, nata strana e con una vistosa voglia di color cangiante sul viso, a fornire le dritte giuste per la soluzione dell’intricato caso (ma una buona mano ce la mette anche il “caso” inteso come fortuna).
Il titolo, da solo, vale la spesa. Il romanzo poi si legge, come suol dirsi, tutto d’un fiato. La frittata, invece, va assaporata con mistico raccoglimento.
La ricetta: frittata alle erbe aromatiche
Ingredienti: uova ed erbe disponibili al momento nell’orto.
In mancanza di orto procuratevi, oltre alle uova, un rametto di basilico e uno di prezzemolo, un cucchiaino di timo secco, uno di maggiorana e un pezzettino di aglio tritato (ma anche cerfoglio, erba cipollina e dragoncello).
Preparazione:
sbattete le uova con poco sale e pepe nero macinato all’istante; preparate un trito fine con le erbe e mischiatele con le uova.
Versate il composto in una padella antiaderente velata d’olio d’oliva. Lasciate cuocere a fuoco lento e girate al momento opportuno.
Servite la frittata calda con contorni vari, per esempio una battilarda di salumi e formaggi duri o anche pomodori scottati, spellati, tagliati a spicchi e conditi con olio d’oliva extra vergine, sale, origano e pepe nero.
[1] Si è occupato, fra gli altri, dei casi di Erika e Omar, dell’omicidio di Cogne, delle Bestie di Satana e della morte di Sara Scazzi.