
E’ di estrazione “povera” la zuppa di cipolle gratinata descritta da George Simenon in “Maigret e l’affare Picpus” (1944, in Italia “Firmato Picpus”) (ma anche in “Maigret e la giovane morta” del 1954).
La trama
“Signè Picpus” di George Simenon è una delle più belle e appassionanti inchieste del commissario nato dalla prolifica penna dello scrittore francese. Siamo alla vigilia del ferragosto e al “Quai des Orfèvres” non alita un soffio d’aria, quando si presenta un certo Josef Mascouvin che denuncia al commissario Maigret ciò che ha letto fortuitamente su un foglio di carta assorbente in un locale pubblico. Si tratta di una promessa di morte verso una chiromante, firmata “Picpus”. La morte, il giorno successivo, di una chiromante avvenuta effettivamente in circostanze misteriose conferma la serietà della minaccia e dà inizio all’inchiesta che si concluderà con l’immancabile arresto dell’assassino. Tra un interrogatorio e una corsa per le strade parigine, il burbero Commissario Maigret non si fa mancare una fumante zuppa di cipolle.
La ricetta: zuppa di cipolle gratinata