“Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi, in Italia edito da Feltrinelli
La trama
Innanzitutto il nome del protagonista di questo straordinario romanzo: Pereira.
Tabucchi ci informa che in portoghese «”pereira” significa “albero del pero”, e come tutti i nomi degli alberi da frutto e’ un cognome di origine ebraica, cosi’ come in Italia i cognomi di origine ebraica sono nomi di citta’ . Con questo volli subito rendere omaggio a un popolo che ha lasciato una grande traccia nella civilta’ portoghese e che ha subito le grandi ingiustizie della storia».
Pereira dunque discende da una famiglia che appartiene a un popolo che conosce le grandi persecuzioni del passato.
La trama, caratterizzata da una semplicita’ di linguaggio che si contrappone a un forte impegno sociale, e’ scandita dal sintagma sostiene Pereira, ripetuto piu’ volte nel corso della narrazione.
Il romanzo e’ ambientato a Lisbona nel 1934, durante la dittatura di Salazar e alla vigilia di uno dei piu’ grandi disastri della storia.
Pereira e’ solo «un oscuro direttore della pagina culturale di un modesto giornale del pomeriggio». E’ un vedovo, grasso e attempato, che consuma abitualmente un pasto solitario al Cafe’ Orquidea, solitamente un’omelette innaffiata di limonata.
Pereira e’ dunque un uomo quieto, senza idee o posizioni politiche, dedito solo alla letteratura, quella francese in particolare, e al ricordo della moglie, morta da qualche anno di tubercolosi, al cui ritratto continua a parlare ogni giorno.
Personaggi fondamentali per l’evoluzione del pensiero dell’oscuro giornalista saranno il giovane Monteiro Rossi, che morira’ assassinato nella stessa abitazione di Pereira, suo temporaneo rifugio, Manuel, un cameriere del Cafe’ Orquidea e Marta, una donna ebrea di cui si innamora.
In virtu’ di queste frequentazioni, Pereira riflette sul ruolo dell’intellettuale nella societa’, il quale non si deve limitare a denunciare i soprusi, ma agire attivamente per la loro estirpazione. Pian piano, Pereira inizia cosi’ a prendere consapevolezza della realtà del regime in cui vive: le violenze, il clima di intimidazione, la pesante censura a cui e’ sottoposta la stampa. Tutte cose cui non aveva fino ad allora fatto caso, isolato com’era dalla vita reale, concentrato solo sul pensiero della moglie, sulla letteratura e sulla paura della morte.
Il romanzo e’ bellissimo e imperdibile. La ricetta di una semplicita’ disarmante.
La ricetta: Frittata con origano e maggiorana
“Pereira ando’ in cucina con il pensiero di quello che avrebbe potuto preparare per cena. Chissa’ perche’ gli venne l’idea di fare un piatto italiano, anche se non conosceva la cucina italiana.
Ha pensato di inventare un piatto …prese una spessa fetta di prosciutto e la taglio’ a cubetti, poi prese due uova, le ha battute, ha aggiunto formaggio grattugiato e il prosciutto insieme a origano e maggiorana”.