La celebre “coda alla vaccinara”, opera della bisnonna Ferminia, è nata qui, un tempo osteria frequentata dai “vaccinari” (macellai) del vecchio mattatoio della Capitale. È un’istituzione della cucina romanesca, con le incredibili cantine ricavate tra i cocci degli 86 milioni di anfore che, in epoca romana, formarono il Monte Testaccio e che sono oggi monumento storico-archeologico italiano. Tra le forchette illustri Starace, Einaudi, il principe Borromini, lo scrittore Manuel Vásquez, che gli ha reso omaggio in un romanzo. Cinque generazioni della stessa famiglia.