La salsa assassina

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Gianni Farinetti

“…Perché la colpa è solo mia, pensa la vecchia cuoca di casa Gaurienti soffiandosi rumorosamente il naso, mia e del mio maledetto bagnet vert.  Gli piaceva tanto al me Cesare e invece con tutto quel peperoncino me lo ha ucciso.”

Il libro

“Un delitto fatto in casa” di Gianni Farinetti (Marsilio, 1996)

La trama

Davvero la vecchia cuoca ha ucciso Cesare Gaurienti, il suo Cesare, sia pure inconsapevolmente? Ma procediamo con ordine.

Cesare Gaurienti è il capostipite dispotico e indiscusso di una famiglia alto borghese nonché capo incontrastato di una solidissima impresa edile i cui lauti profitti consentono da decenni a tutta la tribù di vivere nel lusso, con signorile noncuranza e naturale bon ton, tra la grassa e lenta provincia torinese e il mondo scintillante di casinò, piacevoli Boulevard, famosi ristoranti e splendide ville languidamente distese tra Nizza e Cap Ferrat.

Tra le vicende amorose di uno sceneggiatore e di un laureando in storia dell’arte, di una bella ragazza lacerata tra un marito distratto e un amante molto attento, di una signora che accetta con rassegnata nonchalance la convivenza, sotto il tetto coniugale, del marito con la cognata e di una cognata che con rassegnata disperazione convive con un amante che non divorzierà mai dalla moglie, la trama narra di un sanguinoso enigma tra Natale e Capodanno.

La morte di una vedova piemontese, abbastanza ricca da perdere con insistita abitudine al casinò, misteriosamente precipitata dal balcone di un lussuoso appartamento in Costa azzurra, apparirà infatti collegata da antichi e inestricabili legami alla morte successiva del Cesare, misteriosamente vittima di un banale incidente d’auto. Il tutto condito da una sordida storia di tangenti che ruota intorno a una lussuosa clinica.

Non mancano, in questo delizioso affresco di una certa provincia italiana, “madamazze” piemontesi presenzialiste ed insicure, aristocratici dall’elegante omosessualità accettata dalla famiglia con sorridente condiscendenza, irresoluti travet, domestici fedelissimi ma anche no, intrattabili musicologi dal palato difficile e, appunto, gustose ricette di cucina.

L’assassino, come nelle migliori tradizioni giallistiche è il maggiordomo. O quasi!

La ricetta: salsa bagnet vert

salsa bagnet vert

Il bagnet vert, “bagnetto verde”, è una tipica salsa piemontese a base di prezzemolo ed acciughe sotto sale, per lo più usata in accompagnamento ai bolliti misti, ai tomini, o spalmata sulle patate lesse o sui crostini di pane croccante. La deliziosa salsa è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Piemonte. 

Ingredienti

1 mazzo di prezzemolo

2 spicchi d’aglio

2 acciughe sotto sale

1 tuorlo d’uovo sodo

1 pugnetto di mollica di pane

olio extravergine d’oliva

aceto

sale

pepe.

Preparazione

Tritate finemente il prezzemolo insieme all’aglio e alle acciughe diliscate.

Unite il tuorlo d’uovo ben schiacciato e la mollica di pane inzuppata nell’aceto e strizzata.

Mescolate bene, salate, pepate e diluite con olio extravergine d’oliva fino ad ottenere una consistenza molto cremosa (non troppo fluida).

Servite con bolliti di carne.

La ricetta è tratta da https://www.cookaround.com